Prezzi carburante. Squeri: In atto colossale speculazione internazionale

I vertiginosi aumenti dei prezzi dei carburanti in questi giorni ha scatenato una serie di proteste e di polemiche che hanno coinvolto cittadini, imprese e rappresentanti politici. Se da un lato infatti il ministro della transizione ecologica Cingolani ha parlato di una colossale truffa,  il deputato e capogruppo di Forza Italia in commissione Attività produttive, Luca Squeri ha dichiarato: “Sull’aumento del prezzo dei carburanti non c’è una truffa, bensì una colossale speculazione internazionale derivante dalla mancata distribuzione dei carburanti russi. Non esiste alcuna correlazione tra il sistema distributivo italiano e i rincari a cui stiamo assistendo”. Il capogruppo ha poi continuato: “Scorporando le tasse dal prezzo alla pompa, in Italia abbiamo il prezzo del carburante più basso in Europa, aggiungendo le imposte – ha aggiunto – abbiamo il prezzo più caro per il gasolio e tra i più cari per la benzina. Le compagnie petrolifere, in armonia con l’andamento delle quotazioni, stanno abbassando i prezzi, con un trend che speriamo si consolidi. Ma è necessario anche intervenire sulle accise, riducendole di almeno 15 centesimi al litro attraverso l’extragettito Iva”.

Una posizione netta a tutela dei gestori degli impianti di carburante ingiustamente nell’occhio del ciclone delle polemiche. Non bisogna dimenticare infatti che anch’essi sono imprese e in quanto tali hanno costi relativi all’energia e alla gestione degli impianti non indifferente. Per di più il loro guadagno non è mutato, nonostante il rincaro dei prezzi, esso infatti continua ad attestarsi sui 3,5 centesimi (lordi) al litro.

In attesa delle misure annunciate dal Governo, i prezzi sembrano iniziare a scendere tornando a livelli normali.